Domenica, 20 Marzo, mentre andavamo a Sellata, ci è passato a fianco, immergendosi nel verde, un lampo giallo, e con Giovanni abbiamo urlato “un golden!” e ci siamo fermati come se fossero esemplari rarissimi.... Solo allora abbiamo degnato di uno sguardo il bipede che lo accompagnava per accorgerci che già ci conosciamo.
Ci siamo fermati a chiacchierare ed appreso una storia terribile. Proprio lì, a due passi da casa, usciti nella sera del 20 Dicembre per la solita passeggiata notturna, Roy è stato aggredito da un rottwailer, libero, senza padrone in vista, che é arrivato silenzioso alle spalle e lo ha attaccato nonostante la sua piena sottomissione. Nicola ha dovuto impegnarsi in un terribile corpo a corpo cercando di aprire la terribile morsa che schiacciava furiosa la testa di Roy.
Non mollava la presa, solo bloccandolo a terra col suo corpo e serrandogli la gola, esponendosi a sua volta ad un terribile attacco, è riuscito a salvare Roy, un miracolo che a Nicola è costato un taglio alla mano che ha richiesto 20 punti di saturazione al pronto soccorso. Roy, 3 mesi dopo, porta ancora addosso i segni di quell’attacco.
Data la tenacia può trattarsi di un rottwailer addestrato ai combattimenti, o forse semplicemente addestrato alla “difesa”.
Chi siano gli assassini che lo hanno lasciato in libertà non si sa. Certo è che le razze ex-pericolose finiscono 99 volte su 100 in mano ad emeriti cretini, che nel migliore dei casi non sanno gestirli. Io continuo a credere che un patentino dovrebbe essere obbligatorio, gli incroci di fortuna severamente vietati, mentre ancora pochi sono i controlli per la triste storia dei cani da combattimento, e se per quello anche i semplici controlli sul microchip.
In Svezia tutti i cani, a prescindere dalla razza, che rappresentino una minaccia per gli uomini o altri animali, sono severamente vietati, e le pene inflitte ai proprietari di cani aggressivi sono tali che chi vuole un cane come Rottwailer, Pitbull, Dobermann etc si farà scrupolo di acquistarlo solo da allevamenti che ne assicurino un ottimo carattere, e lavorerà alla sua socializzazione con serio impegno e con l’aiuto di esperti.
Vi lascio sulle uniche dolci note di questa storia, un uomo che per salvare il suo cane non ci ha pensato due volte a rischiare la vita: “questo è il mio primo figlio” ha commentato semplicemente....