giovedì 9 luglio 2009

STORIA DI UN GOLDEN MOLTO SPECIALE E DI UNA FAMIGLIA MOLTO SPECIALE


Carlotta, Riccardo, Tommaso e Bit, di nuovo grazie grazie grazie:

"Paolo aveva fatto una promessa a Riccardo e Tommaso subito dopo il trasloco a Milano …. La nostra “prossima” casa (dopo Milano!) avrebbe avuto un giardino e quindi spazio per un cane…
“la prossima” casa non era neanche “in mente dei” e soprattutto, per la percezione spazio-temporale di due bambini di 4 e 5 anni, il concetto doveva apparire assolutamente assurdo! Ma tanto bastò per convincerli che, in un qualche momento in un futuro più o meno prossimo, un cane avrebbe fatto parte della famiglia.
A poco meno di una anno esatto dalla promessa che gli aveva fatto il loro papà la nostra vita era stata completamente sconvolta. Paolo era caduto in aereo, facendo la cosa che in assoluto amava di più al mondo…VOLARE con il suo Pitts.
Noi , via da Milano.
Ero “forzatamente” tornata a L’Aquila, nella grande casa con il suo tranquillo giardino interno dove sono cresciuta. Mantenere la promessa di Paolo è stato il mio primo …atto consapevole…!
Avevamo spesso animatamente discusso su quale cane avrebbe condiviso la vita con noi. Eravamo concordi sulle dimensioni … un cane deve essere un cane, ci devi poter fare un corpo a corpo sull’erba, deve essere grande abbastanza da spostarti quando ti salta addosso al rientro a casa, deve occupare uno “spazio” anche fisico, non puoi rischiare di pestarlo perché …non lo vedi.
Come dire, i cani-topo non facevano per noi era chiaro!
Lui aveva un debole per i Labrador…io contestavo il fatto che se non tenuti opportunamente a stecchetto rischiavano facilmente di diventare dei tavolini da thè …e poi diciamola tutta …anche il Labrador per me …era troppo piccolo! …insisteva ed insisteva, si facevano altre ipotesi ma poi si ritornava lì…. una goccia cinese …. così, non sapendo come uscirne (Paolo era Capricorno, chi li conosce sa di cosa parlo!) capitolai parzialmente dicendo: <>.
In un pomeriggio di fine novembre del 2000 presi per la prima volta in braccio il mio cucciolo di Golden! Mi stava in braccio come un bambino con le zampe intorno al collo la testa appoggiata sulla spalla…avrei subito dovuto capire che avevo appena preso conoscenza con il mio terzo figlio!! : )))
Non ero andata io…ne i bambini…erano stati mia sorella ed il suo compagno a passare in allevamento ad Arezzo ed a sceglierlo tra due cucciolate. Mentre zampettava in giardino e Riccardo e Tommaso erano ancora attoniti senza riuscire a capacitarsi del fatto che fosse proprio un cucciolo quel batuffolo biondo che annusava tutto l’intorno, partì il toto nome.
PANICO…come lo chiamiamo?
Ci venne in soccorso il suo pedigree dove con difficoltà (era una fotocopia ed anche venuta male!) leggemmo: BITMORE … un po’ di più….non c’era troppo da pensare ….LUI era già sicuramente un po’ di più di un cucciolo per noi, e sarebbe rapidamente diventato MOLTO più di un cane…. Ma questo ancora non lo sapevamo!
Sono passati 9 anni, durante i quali Bit (il nome l’abbiamo accorciato temendo che venisse su ineducato!) ci ha traghettato attraverso il periodo più doloroso della nostra vita trasmettendoci energia, gioia, allegria, divertimento, calore, affetto, amore in quantità ed intensità impossibili da raccontare ed è proprio vero che un Golden bisogna averlo vicino…non lo si può raccontare!
E’ un padrone di casa perfetto…chiunque è bene accetto, su due zampe o quattro;
…ecco…NON è un cane da difesa…non contateci, proprio non fa parte della sua natura e se vi capitasse di incontrare un Golden aggressivo, interrogatevi seriamente sulla “natura” del suo padrone…perché c’è qualche cosa che non va!...nel padrone non nel cane!
…un terremoto…diverso…. ma devastante ha sconvolto nuovamente la nostra esistenza.
Ci siamo salvati tutti e 4 quella notte del 6 aprile….Bit non ci ha avvertito da bravo “animale” del terremoto che arrivava… forse perché un “animale” non è…ma solo un membro della nostra famiglia e ne è rimasto stupito almeno quanto noi.
Ora viviamo a Roma, il nostro “spazio” si è molto ristretto, non c’è il giardino ma una città nuova con rumori nuovi ed odori nuovi. E’ diventato perfetto negli spostamenti in macchina, che ora sono tanti ed anche lunghi a differenza di prima che si andava sempre e solo a piedi e…se da sempre è stato la mia ombra… lo è di più!
Forse una “pecca” in lui…e nella sua razza in generale c’è; sta nella sofferenza che dimostrano quando rimangono da soli. Non sono cani che possono essere lasciati troppo in solitudine…soffrono…ed è chiarissimo, basta guardarli negli occhi.
Quindi se non siete certi di poter dargli dare attenzione con continuità…non fate entrare un Golden Retriever nella vostra famiglia perché sarebbe davvero una cattiveria, ma se vorrete un amico, un compagno di giochi, un nuotatore ECCEZIONALE , un raccatta palle pigne sassi instancabile, una presenza educata e discreta (…questo dipenderà anche da voi!) dotata di inesauribile affetto e pazienza …allora troverete in lui …la vostra anima gemella!

….che un Golden sia con voi!

Carlotta, Riccardo, Tommaso e Bit : )))

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