SEQUESTRI DI CUCCIOLI MALTRATTATI
In questi ultimi anni ci sono stati diversi sequestri da parte delle Forze dell’Ordine di interi camion il cui carico era cuccioli denutriti, rinchiusi in sporche gabbiette, allontanati troppo presto dalla madre, destinati a soddisfare la domanda di cani di razza a prezzi modici. L’origine del traffico è spesso nei Paesi dell’Est Europeo. In realtà hanno recentemente rapito una cagnolina Pastore Tedesco dai vicini di mio fratello ad Udine, ed i carabinieri non hanno avuto dubbi, “l’avranno presa per farle fare cuccioli”, il fenomeno si sta intensificando. Si levano anche denunce per l’area tra il Casertano ed il Napoletano, dove femmine di razza racchiuse in garage senza luce vengono fatte figliare ad ogni calore. In condizioni di trascuratezza e crudezza massime. I piccoli vengono presto allontanati dalla madre per indurre quanto prima un nuovo calore nella cagna. Parto ed allattamento provano molto gli animali, qualsiasi buon allevatore vi dirà delle extra-cure di cui una mamma ha bisogno prima, durante e dopo la gravidanza, in termini di alimentazione, cure, movimento, nonché affetto e coccole. Gli animali dell’est e quelli dei garage nostrani non hanno diritto a nulla e vengono eliminate quando improduttive, o se le loro condizioni di salute diventano troppo precarie.
LE FALSE CERTIFICAZIONI
Questa è una perversione della richiesta di cani di razza da parte di padroni che si vedono recapitare un cucciolo senza nulla voler sapere di dove si sia cresciuto, in quali luoghi e da chi sia stato allevato. Volete davvero incoraggiare questo traffico? Badate bene, tutti questi cuccioli hanno tutto il “sistema delle certificazioni “ a posto. Hanno un pedigree, spesso mi dicono italiano, nonostante la provenienza da Oltralpe, ad ogni modo diffidate di pedigree dell’Est, tranne che davvero si tratti di razze che ancora non abbiano buoni allevamenti italiani. Hanno i certificati medici apparentemente a posto, ma poi spesso succede che questi piccoli si ammalino di malattie subdole, che i vaccini certificati non siano mai stati fatti, e che poverini soffrano di una serie di disturbi comportamentali legati alle precarie condizioni di vita, alla cattiva salute della madre ed infine all’anticipata separazione dalla stessa prima che il cagnolino sia stato correttamente socializzato.
Questa è una perversione della richiesta di cani di razza da parte di padroni che si vedono recapitare un cucciolo senza nulla voler sapere di dove si sia cresciuto, in quali luoghi e da chi sia stato allevato. Volete davvero incoraggiare questo traffico? Badate bene, tutti questi cuccioli hanno tutto il “sistema delle certificazioni “ a posto. Hanno un pedigree, spesso mi dicono italiano, nonostante la provenienza da Oltralpe, ad ogni modo diffidate di pedigree dell’Est, tranne che davvero si tratti di razze che ancora non abbiano buoni allevamenti italiani. Hanno i certificati medici apparentemente a posto, ma poi spesso succede che questi piccoli si ammalino di malattie subdole, che i vaccini certificati non siano mai stati fatti, e che poverini soffrano di una serie di disturbi comportamentali legati alle precarie condizioni di vita, alla cattiva salute della madre ed infine all’anticipata separazione dalla stessa prima che il cagnolino sia stato correttamente socializzato.
ANDARE PERSONALMENTE IN ALLEVAMENTO
Il rimedio d’oro resta quello di andare a prendere da sé il cucciolo, nell’allevamento prescelto, e farsi un’idea di che tipo di allevamento sia, magari visitandone più di uno per vederne le differenze. Vi piace? Come sono tenuti i cani. Anche il meno “esperto” sa cogliere la tristezza di cani cresciuti troppo a lungo nei box, e la felicità di un cane che ama ed è amato dal suo padrone. Per la stessa ragione non si acquistano cani nei negozi, trattati come piccoli oggetti da vetrina, con l’intento di convincere qualche distratto passante. Non è così che si decide di prendere un cane, e di nuovo che ne sappiamo di chi lo ha allevato. Con il nostro “potere di acquisto” decidiamo noi e soltanto noi se pagare un allevatore quale compenso al buon lavoro fatto, o se incoraggiare e finanziare un’orda senza scrupoli di trafficanti di cuccioli.
Il rimedio d’oro resta quello di andare a prendere da sé il cucciolo, nell’allevamento prescelto, e farsi un’idea di che tipo di allevamento sia, magari visitandone più di uno per vederne le differenze. Vi piace? Come sono tenuti i cani. Anche il meno “esperto” sa cogliere la tristezza di cani cresciuti troppo a lungo nei box, e la felicità di un cane che ama ed è amato dal suo padrone. Per la stessa ragione non si acquistano cani nei negozi, trattati come piccoli oggetti da vetrina, con l’intento di convincere qualche distratto passante. Non è così che si decide di prendere un cane, e di nuovo che ne sappiamo di chi lo ha allevato. Con il nostro “potere di acquisto” decidiamo noi e soltanto noi se pagare un allevatore quale compenso al buon lavoro fatto, o se incoraggiare e finanziare un’orda senza scrupoli di trafficanti di cuccioli.
I CUCCIOLI NON SONO PACCHI POSTALI
Diffidate di quelli che il cucciolo ve lo spedirebbero. Primo, vi privereste del piacere di conoscere il vostro allevatore. Secondo, se non siete pronti a fare qualche chilometro per il vostro amico, chiedetevi perché vi prendete un cane. Terzo, sono fortemente contraria a lasciare che un cucciolo che per la prima volta si allontana dalla madre e dai fratelli, faccia chilometri da solo nelle mani di un qualsivoglia corriere, è facile che questi cani poi divengano quelli che soffrono di mal d’auto a vita dopo una prima esperienza agghiacciante.
Diffidate di quelli che il cucciolo ve lo spedirebbero. Primo, vi privereste del piacere di conoscere il vostro allevatore. Secondo, se non siete pronti a fare qualche chilometro per il vostro amico, chiedetevi perché vi prendete un cane. Terzo, sono fortemente contraria a lasciare che un cucciolo che per la prima volta si allontana dalla madre e dai fratelli, faccia chilometri da solo nelle mani di un qualsivoglia corriere, è facile che questi cani poi divengano quelli che soffrono di mal d’auto a vita dopo una prima esperienza agghiacciante.
MEGLIO LE ADOZIONI CHE GLI ALLEVAMENTI MEDIOCRI
Se c’è una differenza abissale nel prezzo richiesto dagli allevamenti veri e quelli finti e subdoli, e voi proprio non ve la sentite di spendere tanto, piuttosto che dirottare per ragioni di esclusiva convenienza su quei farabutti che, date le spese (in termini di tempo e denaro) ridotte al minimo, riescono a vendervi “cuccioli di razza” a prezzi stracciati, perché non pensare di andare al canile ed adottare un cagnolino? Non una seconda scelta, non un cane di serie B, una volta a casa un cane è una parte integrante della famiglia a prescindere dalle sue origini.
LE RAZZE CANINE COME PATRIMONIO DA DIFENDERE
Insomma i veri allevamenti sono quelli che lavorano per dare qualcosa di più alla razza (al massimo 2-3 razze) a cui si dedicano, in termini non solo di perfetta morfologia, ma anche e soprattutto di carattere e salute. Come dice Danilo Mainardi in Il cane secondo me: "le razze canine sono un patrimonio biologico e culturale che non dobbiamo perdere. Chi si dedica a mantenere e migliorare tali razze fa dunque un'azione davvero meritoria. (...) Penso che il padrone ideale dovrebbe sentirsi il dovere morale di trattare ugualmente il campione e il bastardino. Questo rende la scelta del cane meno importante, e ciascuno può, dopo averci ben pensato, fare a suo piacimento (...) Infine chi non accetta che il cane è una persona, è meglio che un cane in casa non lo prenda mai."
Dei trovatelli ad ogni modo parleremo nel prossimo post che tratterà appunto delle gioie dell’adozione.
Se c’è una differenza abissale nel prezzo richiesto dagli allevamenti veri e quelli finti e subdoli, e voi proprio non ve la sentite di spendere tanto, piuttosto che dirottare per ragioni di esclusiva convenienza su quei farabutti che, date le spese (in termini di tempo e denaro) ridotte al minimo, riescono a vendervi “cuccioli di razza” a prezzi stracciati, perché non pensare di andare al canile ed adottare un cagnolino? Non una seconda scelta, non un cane di serie B, una volta a casa un cane è una parte integrante della famiglia a prescindere dalle sue origini.
LE RAZZE CANINE COME PATRIMONIO DA DIFENDERE
Insomma i veri allevamenti sono quelli che lavorano per dare qualcosa di più alla razza (al massimo 2-3 razze) a cui si dedicano, in termini non solo di perfetta morfologia, ma anche e soprattutto di carattere e salute. Come dice Danilo Mainardi in Il cane secondo me: "le razze canine sono un patrimonio biologico e culturale che non dobbiamo perdere. Chi si dedica a mantenere e migliorare tali razze fa dunque un'azione davvero meritoria. (...) Penso che il padrone ideale dovrebbe sentirsi il dovere morale di trattare ugualmente il campione e il bastardino. Questo rende la scelta del cane meno importante, e ciascuno può, dopo averci ben pensato, fare a suo piacimento (...) Infine chi non accetta che il cane è una persona, è meglio che un cane in casa non lo prenda mai."
Dei trovatelli ad ogni modo parleremo nel prossimo post che tratterà appunto delle gioie dell’adozione.
Qualche link sugli ultimi sequestri:
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