martedì 18 agosto 2009

I PRIMI CUCCIOLI VANNO VIA.....

Le prime regole: attendere la pappa educatamente

I primi due cucciolotti, Charlie e Bilbo, hanno raggiunto le famiglie che da tempo li aspettavano. Confesso che per 48 ore mi sono chiesta se chiamare non fosse un po’ importuno. Proprio adesso invece è squillato il telefono: è Silvana, la proprietaria di Charlie. “Charlie sta benissimo. é diventato il padrone della casa e del giardino, è affettuoso e curioso, non ha pianto sembra che sia stato con noi da sempre. Ma sa è incredibile non ha mai sporcato a casa, va già in giardino." Tiro un sospirone di sollievo, confesso mi traborda qualche lacrimuccia, tanto qui nessuno può vedermi.

Bilbo è andato via qualche giorno prima, lui rimarrà a Potenza anche se momentaneamente è al mare. Dunque sono stata più tranquilla a lasciarlo andare. Ma anche lì Tiziana non ha risparmiato commenti e lodi: “è un cucciolo allegro e solare, dopo il viaggio, appena arrivato nel giardino di casa ha cominciato a correre felice. La mattina poi ha imparato quale è la cameretta di Allegra, e si mette a “bussare” alla porta reclamando la sua compagna di giochi, ha subito capito che è una “cucciola” come lui". Ma soprattutto, continua Tiziana, mi rendo conto di quali differenze ci siano con Brando, l’adorato beagle, per cui lei ha dato davvero tutto, fino all’ultimissimo momento, ma che poverino veniva da un allevamento triste tra recinti e qualche trascuratezza di troppo, il carattere del piccolo ne ha risentito da sempre e per sempre.

L’imprinting dunque è ben riuscito. In mancanza di altri cani, i cuccioli accettano tranquillamente gli umani, anche estranei, come fossero dei “consanguinei”. Non hanno confusione e spaesamenti. L’esposizione graduale a contesti diversi li rende pronti ad esplorare ed “impadronirsi” delle loro nuove case. Sono equilibrati e fiduciosi, come il mio Frodo.

I nostri cuccioli, scusatemi, non mi stanco mai di ripeterlo, sono nati “liberi”. Abbiamo subito rifiutato ogni idea di recinto, pur sapendo che questo comportava molto lavoro in più. Chi è venuto a trovarci ci ha visto condividere con loro gli stessi spazi, dal prato ombreggiato, al patio, al piazzale, al soggiorno e cucina. Lasciarli esplorare, liberi di vivere “piccole avventure” è importante per svilupparne l’istinto della curiosità, l’intelligenza emotiva, lo spirito di esplorazione e perlustrazione (non me lo scordo mai che sono cani da caccia, instancabili corridori tra boschi e paludi). Libertà ha significato anche responsabilità e piccole regole, questo li renderà da subito pronti a recepire le regole nelle loro nuove case. Condividere spazi ha comportato dover comunicare molto, per cui conoscono già tante parole umane, tanti gesti, interiezioni e sono prontissimi ad apprenderne di nuovi.

Ha raccolto tanti 'grazie!' la miniguida per neoproprietari “Golden Retriever, qualche consiglio per capirsi di più”, che un po’ raccoglie, un po’ anticipa alcuni dei temi di Vita col Cane apparsi o che appariranno sul blog.


Grazie di nuovo a Tiziana, Allegra e Silvana, non immaginate quanta gioia possano dare a noi tutti (Frodo e Siva inclusi) i vostri commenti felici…..grazie ancora.


Ed ecco i nostri piccoli golden attendere educatamente la pappa:
BRAVO GIOVANNI!

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