sabato 19 febbraio 2011

HOME ALONE 1: il cane da giardino

A Gennaio abbiamo trascorso una settimana ad Udine, ospitati, coccolati e straviziati da Giangi e DinDonDan. Frodo se ne è al solito visto bene di acqua, montagne, neve e passeggiate. E proprio nel corso di queste tante passeggiate abbiamo aperto gli occhi ad un’altra realtà. Da noi al Sud, capita spesso di vedere randagi d’ogni genere, di trovare in alcune campagne cani legati a tristissime catene, o di incrociare trascurati cani a zonzo che passano parte del loro tempo col bestiame parte a cercare cibo laddove i padroni non vi provvedano abbastanza.

Qui in Friuli, le cose ci paiono un po’ diverse, i parchi pubblici sono frequentatissimi da cani e padroni che fanno familiarizzare i loro beniamini, in città passeggiano cani toilettati di tutto punto, e ben consapevoli dell’alone di charme che si lasciano dietro. Ma poi c’è ancora un’altra dimensione, quella dei cani lasciati tutto il giorno nei giardini lindi e pinti di altrettante belle casette a schiera, villette e villone.

Soli soli abbaiano ad ogni minimo movimento sui marciapiedi o anche solo per comunicare l’uno con l’altro, alcuni poi si lanciano in continui tristi guaiti che ti gelano il cuore. Il vicinato si divide in due partiti quelli che hanno i cani, e quelli che non ce li hanno e non sopportano più gli abbai ed i pianti continui. Non posso dargli torto, per chi lavora da casa, o ha turni particolari di lavoro, questo triste, nevrotico, irritante concerto non è certo un buon compagno.

Nel vicinato spesso ci sentiamo dire “quelli si sono presi il cane solo per dire che ne hanno uno, gli danno da mangiare, puliscono e poi, che i padroni siano dentro o fuori casa, non cambia molto, il cane è comunque relegato in giardino.”. Abbiamo visto anche una deliziosa casetta con giardino impeccabile regolarmente recintato ed un Labrador dall’espressione nevrotica e furiosa che abbaiava con 3-4 metri di catena di libertà, e diversi metri quadri di giardino che può solo guardare….

Questi sono i cani pezzi di arredamento da giardino.

Poi ci sono magari quelli che effettivamente ai loro animali vogliono bene ma stanno fuori tutto il giorno per lavoro. Ma mi chiedo prima di prendere un cane non occorre considerare e valutare il proprio stile di vita? Val davvero la pena di prendersi un cane se tutti in famiglia stanno via tutto il santo giorno? Certo anche chi lavora e sta qualche ora fuori casa è libero di prendere un cane, ma poi al ritorno non può tirarsi indietro dall’idea di fargli fare una gratificante sgroppata fuori. Non vorrai mica che il tuo cane si rimbecillisca e non conosca altro mondo che i 50 o anche 100mq del tuo giardino? Si badi bene la sola sgroppata - e non ci sono scuse che piova o diluvi, che siate stanchi o stressati - non basta. Una volta che si torna a casa, il cane viene dentro a condividere la vita della famiglia. Ed ancora nei week-ends non mi si lasci nuovamente il cane da solo perché si deve andare a far visita a parenti, passare allegre ore in un centro commerciale, o giocare la partita di calcetto.

Avere un cane è disponibilità anzi no gioia a fare cose assieme. Diversamente lasciate stare, prendetevi non un cane in pelle ed ossa, sensibile e destinato a soffrire dei vostri egoismi e negligenze, comprate piuttosto una bella statua di legno, marmo, pietra ed arredatevi così il vostro giardino. I vicini vi saranno grati!

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